Commedia in due atti di Patricia Levrey
Regia di Daniele Marchesini

Trama e Note di regia
Immaginate una giovane ragazza che vuole fare del cinema ma che, di fatto, è una sciocca e una sorella specialista in culture tibetane. Aggiungete dei regali bizzarri come un dito in una scatola, un morto che all’improvviso si accascia sul divano, valigette di soldi, documenti segreti e telefonate minacciose, sparatorie e agenti segreti.
Una ricetta esplosiva per una divertente commedia di una nuova autrice che si affaccia sulla scena con un giallo moderno, degno di un vaudeville.
Il genere poliziesco, per molti anni relegato nei confini silenziosi dello svago e del passatempo, si sta irrobustendo grazie ad una maggiore dignità e attenzione. Le ragioni sono svariate, ma una prevale tra le tante: il privilegio per l’indagine, e cioè il percorso dal fatto noto (omicidio o una qualunque trasgressione) a quello ignoto (chi è stato) per come si sviluppa e per i mezzi che impiega.
Patricia Levrey, giovane promettente autrice francese, intreccia un percorso bizzarro, sbarcando nel piccolo appartamento personaggi, che invece di dare risposte ai tanti quesiti, non fanno niente per distendere l’atmosfera inquietante e a dir poco esplosiva che si viene a creare. La traduzione ha saputo cogliere l’intenzione dell’autore con un linguaggio scorrevole e brillante.
Senza paura ci siamo indossati quest’abito cercando di starci più comodi possibili.
Questo testo della Levrey non ha alcuna ambizione intellettuale, ma ci fa ridere di buon cuore. Uno spirito di derisione che ci porta a non essere in pericolo.

Daniele Marchesini

Personaggi – Interpreti

Amanda – Barbara Urbani
Giulia – Liana Rigoni
Paolo – Daniele Marchesini
Guglielmo – Andrea Bordoni
Ispettore – Dino Casagrande

Musiche – Giannantonio Mutto
Tecnico luci e suono – Nicola Marconi
Scenografie – La Moscheta
Costumi – La Moscheta

Regia: Daniele Marchesini